Posturologia -metodi
Inviato: 14/10/2013, 11:02
metodo Bricot
Dagli inizi degli anni ’80 in Francia parallelamente, ognuno ignaro del lavoro dell’altro, il gruppo del prof. Gagey a Parigi ed il gruppo del prof. Bricot a Marsiglia hanno iniziato a studiare il sistema posturale.
Il prof. Gagey, medico del lavoro, si poneva il quesito delle sindrome vertiginose che residuavano nei lavoratori incidentati, il prof. Bricot con colleghi del CNR di Marsiglia si ponevano il quesito di studiare la neurofisiologia del nostro sistema. Nello stesso periodo maturavano due concetto di sistema posturale simili, ma non sovrapponibili.
Per Gagey si definisce Sistema Posturale Fine (SPF), per Bricot si definisce Sistema Tonico Posturale (STP).
Il S.P.F. Può essere comparato ad un sistema asservito di regolazione. I sistemi asserviti sono dei sistemi che possiedono un'entrata, un'uscita così come una scatola nera. Il Sistema Posturale Fine è costituito da entrate nel sistema con compito d'informazione”, da una scatola nera che tratta, integra e reagisce alle informazioni che arrivano dalle entrate, da una uscita del sistema con il compito di mantenere l'equilibrio.Le entrate del S.P.F. sono dei recettori sensoriali e/o sensitivi. Si possono classificare in due categorie, gli esorecettori e gli endorecettori. Gli esorecettori, recettori sensoriali, captano le informazioni che provengono dall'ambiente e le inviano alla scatola nera del S.P.F.; tre recettori sono riconosciuti, l'orecchio interno, la retina e la pianta del piede.
Gli endorecettori, recettori sensitivi, informano la scatola nera di quello che succede all'interno dell'individuo,permettono al sistema di riconoscere in permanenza la posizione e lo stato di ogni osso, muscolo, legamento, od organo in rapporto con l'equilibrio. Essi informano in particolar modo sulla posizione degli esocettori cefalici (orecchio interno e retina) in rapporto all'esocettore podalico. Essi si dividono in due grandi categorie, i recettori propriocettivi ed enterocettivi o viscerocettivi. L'entrata visiva, grazie alla visione periferica permette la stabilità posturale per i movimenti antero-posteriori, per contro, per i movimenti destra-sinistra, la visione centrale diviene preponderante. L'entrata oculo-motrice permette di comparare le informazioni di posizione fornite dalla visione a quelle fornite dall'orecchio interno grazie ai sei muscoli oculi motori, che assicurano la motricità d'ogni globo oculare. L'orecchio interno percepisce le accelerazioni angolari (rotazione della testa) attraverso i recettori situati nei canali semicircolari e le accelerazioni lineari attraverso il sistema utricolo sacculo. I canali semi-circolari non partecipano alla regolazione fine dell'equilibrio, poiché la loro soglia minima di sensibilità alle accelerazioni è superiore alle accelerazioni oscillatorie dentro il S.P.F., per contro esso interviene nell'equilibrio dinamico. L'esocettore plantare permette di situare l'insieme della massa corporea in rapporto all'ambiente, grazie a delle misure di pressione a livello della superficie cutanea plantare. Quest'ultima rappresenta l'interfaccia costante tra l'ambiente ed il S.P.F.; è ricca in recettori e possiede una soglia di sensibilità molto performante. Le informazioni plantari sono le uniche a derivare da un recettore fisso direttamente a contatto con un ambiente immobile rappresentato dal suolo. Una lesione nella sfera mandibolare modifica il normale stato del tono posturale.
Il S.T.P., secondo Bricot, è un sistema cibernetico composto da un computer centrale e da recettori periferici, gli ESORECETTORI ( occhio,piede, pelle, apparato stomatognatico) ed i PROPRIOCETTORI che posizionano le differenti parti del nostro corpo in rapporto all’insieme, in una posizione prestabilita. L’occhio è sia un endorecettore che un esorecettore del sistema posturale, l’esterocezione è essenzialmente sotto la dipendenza dei bastoncelli della visione periferica, la propriocezione è legata all’attività muscolare extra-oculare ed alle vie dell’oculo-cefalogiria che assoggettano i muscoli del collo e delle spalle a quelli degli occhi.L’orecchio interno è un accellerometro lineare per l’utricolo ed il sacculo,angolare per l’ampolla; questo sofisticato sistema permette i movimenti coniugati della testa e degli occhi per seguire un bersaglio mentre si guarda un immagine ferma sulla retina; non registra altro che le accelerazioni e decelerazioni, non intervenendo nella postura ortostatica. Il piede è contemporaneamente un endorecettore ed un esorecettore per i fusi neuromuscolari ed i recettori articolari numerosi a
http://www.evoluzioneesalute.it/dettaglio.asp?id=1329
Dagli inizi degli anni ’80 in Francia parallelamente, ognuno ignaro del lavoro dell’altro, il gruppo del prof. Gagey a Parigi ed il gruppo del prof. Bricot a Marsiglia hanno iniziato a studiare il sistema posturale.
Il prof. Gagey, medico del lavoro, si poneva il quesito delle sindrome vertiginose che residuavano nei lavoratori incidentati, il prof. Bricot con colleghi del CNR di Marsiglia si ponevano il quesito di studiare la neurofisiologia del nostro sistema. Nello stesso periodo maturavano due concetto di sistema posturale simili, ma non sovrapponibili.
Per Gagey si definisce Sistema Posturale Fine (SPF), per Bricot si definisce Sistema Tonico Posturale (STP).
Il S.P.F. Può essere comparato ad un sistema asservito di regolazione. I sistemi asserviti sono dei sistemi che possiedono un'entrata, un'uscita così come una scatola nera. Il Sistema Posturale Fine è costituito da entrate nel sistema con compito d'informazione”, da una scatola nera che tratta, integra e reagisce alle informazioni che arrivano dalle entrate, da una uscita del sistema con il compito di mantenere l'equilibrio.Le entrate del S.P.F. sono dei recettori sensoriali e/o sensitivi. Si possono classificare in due categorie, gli esorecettori e gli endorecettori. Gli esorecettori, recettori sensoriali, captano le informazioni che provengono dall'ambiente e le inviano alla scatola nera del S.P.F.; tre recettori sono riconosciuti, l'orecchio interno, la retina e la pianta del piede.
Gli endorecettori, recettori sensitivi, informano la scatola nera di quello che succede all'interno dell'individuo,permettono al sistema di riconoscere in permanenza la posizione e lo stato di ogni osso, muscolo, legamento, od organo in rapporto con l'equilibrio. Essi informano in particolar modo sulla posizione degli esocettori cefalici (orecchio interno e retina) in rapporto all'esocettore podalico. Essi si dividono in due grandi categorie, i recettori propriocettivi ed enterocettivi o viscerocettivi. L'entrata visiva, grazie alla visione periferica permette la stabilità posturale per i movimenti antero-posteriori, per contro, per i movimenti destra-sinistra, la visione centrale diviene preponderante. L'entrata oculo-motrice permette di comparare le informazioni di posizione fornite dalla visione a quelle fornite dall'orecchio interno grazie ai sei muscoli oculi motori, che assicurano la motricità d'ogni globo oculare. L'orecchio interno percepisce le accelerazioni angolari (rotazione della testa) attraverso i recettori situati nei canali semicircolari e le accelerazioni lineari attraverso il sistema utricolo sacculo. I canali semi-circolari non partecipano alla regolazione fine dell'equilibrio, poiché la loro soglia minima di sensibilità alle accelerazioni è superiore alle accelerazioni oscillatorie dentro il S.P.F., per contro esso interviene nell'equilibrio dinamico. L'esocettore plantare permette di situare l'insieme della massa corporea in rapporto all'ambiente, grazie a delle misure di pressione a livello della superficie cutanea plantare. Quest'ultima rappresenta l'interfaccia costante tra l'ambiente ed il S.P.F.; è ricca in recettori e possiede una soglia di sensibilità molto performante. Le informazioni plantari sono le uniche a derivare da un recettore fisso direttamente a contatto con un ambiente immobile rappresentato dal suolo. Una lesione nella sfera mandibolare modifica il normale stato del tono posturale.
Il S.T.P., secondo Bricot, è un sistema cibernetico composto da un computer centrale e da recettori periferici, gli ESORECETTORI ( occhio,piede, pelle, apparato stomatognatico) ed i PROPRIOCETTORI che posizionano le differenti parti del nostro corpo in rapporto all’insieme, in una posizione prestabilita. L’occhio è sia un endorecettore che un esorecettore del sistema posturale, l’esterocezione è essenzialmente sotto la dipendenza dei bastoncelli della visione periferica, la propriocezione è legata all’attività muscolare extra-oculare ed alle vie dell’oculo-cefalogiria che assoggettano i muscoli del collo e delle spalle a quelli degli occhi.L’orecchio interno è un accellerometro lineare per l’utricolo ed il sacculo,angolare per l’ampolla; questo sofisticato sistema permette i movimenti coniugati della testa e degli occhi per seguire un bersaglio mentre si guarda un immagine ferma sulla retina; non registra altro che le accelerazioni e decelerazioni, non intervenendo nella postura ortostatica. Il piede è contemporaneamente un endorecettore ed un esorecettore per i fusi neuromuscolari ed i recettori articolari numerosi a
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